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12.a-R_Samp-inter2013-2014_13i nerazzurri vincono al Ferraris sfruttando la gran giornata del centravanti. Un superlativo Handanovic para un rigore a Maxi Lopez e nega il gol ai blucerchiati altre tre volte. Poi la squadra di Mazzarri dilaga e vede la prossima Europa League. Determinante l'epulsione per doppia ammonizione di Eder, al 19'

Partita svalvolatissima, pazza, folle, tesa, con dentro macrogranuli da saloon. Partita stravinta dall'Inter. Un match che a un certo punto non sembrava nemmeno una partita: pareva una resa dei conti con "triangolazione" Icardi-Maxi Lopez-Wanda Nara (assente). Ebbene: stravince Mauro Icardi, doppietta che lo porta a quota 8 gol stagionali, con Maxi che fallisce un rigore stra-parato da Handanovic e con l'Inter che mette un po' più di colla fra sé e l'Europa.

Sampdoria-Inter è soprattutto svalvolata nell'extra-calcio, in special modo quando Mauro Icardi infila l'1-0 (settimo gol stagionale) su assist di Palacio. Il fidanzato di Wanda (ex moglie di Maxi) va sotto gli spalti blucerchiati che fino a un minuto prima lo insultavano e fa il gesto dell'orecchio come dire "Non vi sento, Non vi sento", e ride, e l'arbitro lo ammonisce. Lo stadio insorge, Costa – dalla panchina sampdoriana – si alza per dire qualcosa a Icardi: ammonito anche lui. Un bailamme completo. E figuratevi cosa succede quando Handanovic para il rigore a Maxi Lopez: sembra un film. Che si sviluppa ulteriormente quando viene espulso Eder: l'attaccante blucerchiato vola verso l'area, per Valeri cade simulando, poi esplode una mezza rissa con dentro Samuel e Handanovic, volano parole grosse ed evidentemente il brasiliano esagera con le mani. Rosso per doppia ammonizione e Samp in dieci al ventesimo del primo tempo.

Non c'è nulla da fare: gli animi emanano scintille sempre accese. E il prologo di Sampdoria-Inter era naturalmente concentrato sul… bersaglio Icardi: l'argentino si riscalda coi compagni, Maxi Lopez fa lo stesso dall'altra parte del campo, Wanda Nara non è presente e i tifosi blucerchiati urlano all'interista "uomo di m…" mentre espongono uno striscione nemmeno abrasivo, "-Icardi+Bacardi". Questa l'accoglienza, e il resto è subito indifferenza: quando, prima del fischio d'inizio, le squadre sfilano l'una davanti all'altra per la stretta di mano o il "cinque", Icardi passa da Maxi Lopez che davanti al saluto di Maurito sposta la mano con quel cosiddetto "dammi cinque" che va a vuoto. E lo stadio fa: "Ooooolè!", un'ovazione mentre Icardi se la ride parlottando con Palacio. Ad ogni tocco di palla di Maurito, fischi; ad ogni intenzione di Maxi Lopez, osanna dagli spalti. HANDA

E il match? Il gol dell'Inter e poi un super Handanovic: il primo tempo è sintetizzabile così. Il portiere sloveno para il rigore a Maxi e si ripete sullo stesso argentino al 32', quando intercetta in tuffo un rasoterra angolatissimo. Handa è in giornata da miracoli: punizione quasi perfetta di Sansone, le sue mani nel sette alla propria sinistra ci sono. Finita? Macché: il portierone nerazzurro neutralizza anche Soriano dopo un contropiede regalato da Hernanes. L'Inter gioca in 11 contro 10: ma non sembra. E Mazzarri, dalla panca, diventa una furia. Ah, nota di colore: all'intervallo non risultano ancora tweet di Wanda Nara.

Nella ripresa ci sono subito tre occasioni di Palacio: due tiri sul primo palo e un diagonale. Fuori tutti, e l'ultima occasione sarebbe stata da realizzare. La Samp schiuma rabbia, Sakic (in panchina per lo squalificato Mihajlovic) inserisce Krsticic per Obiang, ma è ancora l'Inter che avanza anche in virtù della superiorità numerica: al minuto 14', Samuel fa 2-0 su angolo da sinistra; pochi minuti dopo (18') Icardi (dopo azione Kovacic-Palacio) infila il 3-0 di giustezza e va a esultare sotto lo spicchio occupato dai tifosi interisti. Partita blindata. Icardi che poi viene sostituito e accompagnato da uno stadio urlante e fischiante. Nel resto c'è lo 0-4 di Palacio, 15° gol in campionato: così Mazzarri si può finalmente godere una stravittoria e Mihajlovic finisce per "maledire" l'espulsione di Eder e soprattutto Handanovic che ha cementato un match nel quale sarebbe potuto succedere di tutto.